venerdì 1 febbraio 2008

SPAZIO MUSICALE 31/01 - Gli interventi e il dibattito

Riporto gli interventi della serata SPAZIO MUSICALE. Sono intervenuti, nell'ordine:

- Irish Oyen (Breve storia degli strumenti di diffusione della musica su internet)
- Franco Fabbri (L’industria discografica e la rete)
- Swina Allen e Sandy Demina (Evoluzione nella diffusione della musica: tendenze e licenze)
-
RobertoTardito Freenote (Musica, musicisti e discografia)

E' seguito un breve dibattito e ci siamo dati appuntamento a giovedì 7/02 (h.21) per la continuazione della chiacchierata (in particolare su due spunti che sono emersi: come gli artisti possono promuoversi nel web/sl, con gli opportuni distinguo, e le licenze esistenti)
Grazie ancora a tutti, segue il log della serata (a cui mi sono permesso di dare una sistemata per renderlo facilmente leggibile).

[12:19] Generale Allen: buonasera a tutti, e grazie di essere venuti
[12:20] Generale Allen: come dice la slide alle mie spalle questa sera parliamo della diffusione della musica
[12:20] Generale Allen: in particolare nel web e in SL
[12:20] Generale Allen: abbiamo ospiti Franco Fabbri (itnet republic)
[12:20] Generale Allen: roberto tardito
[12:20] Generale Allen: swina allen e sandy demina
[12:20] Generale Allen: poi lascio a loro di presentarsi :-)
[12:21] Generale Allen: introduce la serata Irish Oyen
[12:21] Generale Allen: in una prima parte lasciamo brevemente la parola agli ospiti e poi apriamo le chiacchiere con domande e scambi, ecc ecc :-)
[12:22] Generale Allen: a te Irish! credo di aver detto tutto il necessario


Irish Oyen
Breve storia degli strumenti di diffusione della musica su internet
(le slides sono al termine dell'intervento)
[12:24] Irish Oyen: farò una breve panoramica sulla musica nel web
[SLIDE 1]
[12:25] Irish Oyen: innanzitutto c'è da dire che con la nascita di internet sono sorte anche esigenze di circolazione di informazione, dati, files, e...musica!
[12:25] Irish Oyen: in quanto la musica è una delle maggiori forme di comunicazione.
[12:26] Irish Oyen: le tecnologie a disposizione sulla Rete sono il world wide web (siti, blog...), e il peer to peer
[SLIDE 2]
[12:27] Irish Oyen: il p2p nasce con napster, attorno al 1999
[12:27] Irish Oyen: c'è da dire che napster è un tipo particolare di p2p in quanto ha un server centralizzato che riceve le richieste dai client, ricerca i file richiesti in tutti i client a lui connessi e fa in modo che il file richiesto arrivi al client richiedente
[12:28] Irish Oyen: nel 2000, con gnutella nasce un tipo diverso, diciamo oggi il p2p standard
[12:28] Irish Oyen: che invece non ha un server centralizzato ma gli utenti fungono sia da client sia da server
[12:31] Irish Oyen: nel 2002 crolla napster, per un'azione legale
[12:32] Irish Oyen: viene accusata di violare la legge sul copyright
[12:32] Irish Oyen: infatti, l'ho dato per scontato, ma è meglio specificarlo
[12:32] Irish Oyen: che attraverso le reti p2p ci si scambia ogni tipo di file
[12:32] Irish Oyen: e soprattutto mp3. musica, quindi
[SLIDE 3]
[12:33] Irish Oyen: sul sito del p2p italiano ho trovato questa ed altre opinioni
[12:33] Irish Oyen: in merito al problema del copyright
[12:33] Irish Oyen: come vedete la considerazione è quindi positiva
[12:34] Irish Oyen: è considerata un'alternativa
[SLIDE 4]
[12:34] Irish Oyen: inoltre
[12:35] Irish Oyen: anche numerosi artisti non sono contrari al p2p
[12:35] Irish Oyen: come 50 cent
[12:35] Irish Oyen: (non che sia fra i miei preferiti)
[12:35] Irish Oyen: (ma mi piaceva questo articolo)
[12:35] Irish Oyen: è importante questo:
[12:35] Irish Oyen: significa che allora davvero non dovrebbe essere un problema
[12:36] Irish Oyen: (queste sono anche provocazioni, poi possiamo discuterne)
[12:36] Irish Oyen: nel mondo del www invece in contemporanea a napster e al p2p in genere sono nate diverse community musicali: vitaminic, italiana era un sito su cui si potevano scaricare mp3 pagandoli poco
[12:37] Irish Oyen: non gratis, quindi
[12:37] Irish Oyen: vitaminic aveva accordi con artisti, case discografiche, editori
[12:37] Irish Oyen: perciò era legale al %
[12:38] Irish Oyen: i musicisti potevano inserire i loro brani avevano una verifica di gradimento
[12:38] Irish Oyen: e potevano persino pubblicare cd con l'etichetta vitaminic
[12:38] Irish Oyen: non gratis, ma a buon prezzo ottenendo anche una parte di royalties
[12:39] Irish Oyen: se in un mese avessero venduto anche solo per 30 €
[12:39] Irish Oyen: i membri della community prima potevano aderire al vitaminic club con una quota poi invece ciò avveniva con l'acquisto di determinati hardware e software
[12:41] Irish Oyen: mp3.com
[12:41] Irish Oyen: permetteva sempre l'inserimento di brani musicali, foto, links e per gli artisti
[12:41] Irish Oyen: con una quota annua di 50 $ permetteva l'inserimento nelle radio locali contatti con case discografiche e riconoscimento delle royalties
[12:42] Irish Oyen: alla fine del 2002 però viene chiuso perchè subisce troppa concorrenza dal p2p
[12:43] Irish Oyen: (ho dimenticato di dire che vitaminic come era allora ha avuto vita breve, anch'esso "chiude nel 2002” e si fonde con Buongiorno, ora è molto diversa)
[12:44] Irish Oyen: villaggiomusica.it
[12:44] Irish Oyen: era invece una community di scambio di informazione musicale e di supporto agli artisti sull'home recording sulle case discografiche, sul packaging, merchandising, agenzie di booking e management, aiuto negli arrangiamenti e nella presenza scenica e poi c'erano tutte le informazioni preziose sulla SIAE, guidate da un avvocato esperto.
[12:46] Irish Oyen: c'era poi anche spazio per workgroup degli artisti e una sezione di corsi online!!
[12:47] Irish Oyen: utilizzavano flash che era anch'esso una novità assoluta c'erano anche giochi interattivi per bambini per insegnare la musica e allenare l'orecchio. Chiunque poteva tenere i corsi
[12:48] Irish Oyen: e questo secondo me è fantastico
[12:48] Irish Oyen: e poi c'è la parte riguardante "la real life" in cui si organizzavano eventi offline e si pubblicava cosa era saltato fuori
[12:49] Irish Oyen: (villaggiomusica era partito da giovanni casapulla della rete civica di milano, da mogol, da marco lavezzi e da cheope)
[12:49] Irish Oyen: anche villaggio musica è morto, perchè cmprato dai finanziatori che poi l'hanno chiuso
[12:50] Irish Oyen: oggi online ci sono diverse community musicali
[12:50] Irish Oyen: myspace.com credo lo conosciate tutti, youtube anche
[12:50] Irish Oyen: garageband è un sito bellissimo per gli artisti, possono sottoporre le loro canzoni al giudizio degli altri artisti; è un continuo scambio
[12:51] Irish Oyen: iacmusic.com
[12:51] Irish Oyen: è un altro sito bellissimo si può realizzare un cd iìo un mcm (un mcm è un cd virtuale)
[12:52] Irish Oyen: e per gli artisti c'è la possibilità di creare una radio virtuale che s può esportare e sulla pagina di iac si possono invece importare i video
[12:53] Irish Oyen: in sl la musica
[12:53] Irish Oyen: è diventata quasi la padrona di casa grazie alle tecniche di streaming in real time
[12:53] Irish Oyen: ogni sera e in realtà ogni giorno ci sono tantissimi concerti
[12:53] Regi Vollmar: non è così in real time :)) hanno ridardi pazzeschi
[12:54] Irish Oyen: non tutti (scsa regi i commenti a dopo che ho quasi finito)
[12:54] Irish Oyen: ci sono moltissimi artisti e, secondo me, il lato veramente positivo, è che sl è interattiva più di qualsiasi sito web perchè in qualche modo ci si vede, 1; e perchè ci si può parlare2
[12:55] Irish Oyen: ovvero: finito il concerto si può tranquillamente discutere con l'artista

[SLIDE 8]
[12:56] Irish Oyen: eccoci...io...ho finito... in realtà avrei milioni di cose da dire, ma non c'è tempo:-)
[12:56] Generale Allen: grazie irish



Franco Fabbri (inworld ospite durante la serata con l’avatar ITnet Republic) - www.francofabbri.net
L’industria discografica e la rete
(nell’intervento si fa riferimento ad un testo, reperibile inworld sull'isola Pesca e che renderò disponibile qui quando possibile)
[12:57] Generale Allen: prego, prof Fabbri
[12:57] ITnet Republic: Grazie. Spero di poter essere utile a questa discussione
[12:57] ITnet Republic: Questa è la mia prima visita a sl, e sono ancora abbastanza impacciato
[12:58] ITnet Republic: Negli scorsi mesi ho partecipato spesso a delle chat durante l'organizzazione di una conferenza internazionale di studi nella quale si è anche parlato delle varie forme di distribuzione della musica grazie alla rete. Ma nonostante questa esperienza non ho ancora imparato a padroneggiare questo tipo di scambi[12:59] ITnet Republic: Scusatemi ancora!
[12:59] ITnet Republic: Credo di potervi essere utile ricordando alcuni passaggi dei quali sono stato testimone, che sono stati decisivi nel portare alla situazione attuale soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra l'industria discografica e la rete.
[13:01] ITnet Republic: Se cliccate lì troverete un mio testo, che appartiene a un articolo scritto nel 2001 che poi ho ripubblicato nel mio libro "L'ascolto tabù". Racconta di un'ipotetica riunione del consiglio di amministrazione di una casa discografica nel 1983, ma corrisponde abbastanza da vicino alla mia esperienza lavorativa reale, nel corso degli anni ottanta.
[13:02] ITnet Republic: In sostanza, "perfino" i discografici, all'inizio di quel decennio, sapevano che la musica era destinata a essere distribuita in forma digitale. Allora, la loro preoccupazione maggiore era decidere se investire nel nuovo formato del compact disc che alcuni pensavano avrebbe potuto essere un flop, come la quadrifonia negli anni settanta.
[13:04] ITnet Republic: Chiunque di loro, con un minimo di intelligenza e di "vision", avrebbe potuto capire che una volta trasformati i suoni in dati la circolazione della musica registrata sarebbe avvenuta in mille forme e soprattutto in quelle che avrebbero eliminato il bisogno del supporto
[13:06] ITnet Republic: Ma questa consapevolezza non venne fatta propria dall'industria discografica. Lasciarono passare circa dodici anni, dal 1984 al 1996, anno di nascita del formato mp3, e anche oltre, senza fare nulla: senza investire in ricerca, senza cercare di sviluppare nuovi modi di distribuire legati alle reti.
[13:08] ITnet Republic: E' vero che all'inizio di quel periodo le reti globali erano ancora in embrione e confinate agli usi militari, ma per fare lo stesso esempio che troverete nel mio articolo, ogni buon amministratore di società sapeva che si potevano collegare ai grandi "elaboratori" dei "terminali" che con quelli potevano comunicare.
[13:09] ITnet Republic: E visto che il 1984 fu l'anno del Personal Computer, bastava davvero fare 1+1 per capire che il successo di massa del pc nel giro di pochi anni sarebbe diventato il successo di massa delle reti.
[13:10] ITnet Republic: Ma l'industria discografica, storicamente, non fa ricerca. Come i miei studenti sanno, l'industria discografica accredita come investimento in ricerca (il 13%) il tasso di fallimento dei suoi investimenti artistici: la parte di artisti che "non ce la fanno" e dei dischi che non superano il break-even viene considerata ricerca!
[13:12] ITnet Republic: Ormai, credo, è troppo tardi perché la discografia recuperi il controllo al quale aspira: la rete si è sviluppata con modalità che sostanzialmente lo impediscono. Credo che ogni viluppo futuro debba partire da questa considerazione: che la vecchia discografia ha perso.
[13:13] ITnet Republic: In realtà, però (e dopo questo mi fermerei), non è che abbiano vinto i musicisti. Chi trae profitti immensi dalla circolazione della musica sul web (e anche da questo dibattito, mentre lo stiamo facendo e pagando le nostre connessioni) sono i provider, le società di telefonia, le società che producono software e hardware. E in questo momento stanno sottraendo risorse alla musica. Bisogna battersi perché gliele restituiscano.
[13:15] ITnet Republic: Ecco, mi fermo qui, grazie.
[13:15] Generale Allen: grazie mille per l'intervento
[13:16] Swina Allen: grazie prof :-)
[13:16] Regi Vollmar: chi trae profitto dalla televisione? ;) chi la vende? :)
[13:16] RobertoTardito Freenote: grazie professore
[13:16] Irish Oyen: regi le domande a dopo...
[13:16] Sandy Demina: molto interessante
[13:16] Generale Allen: se vuole e può fermarsi ancora, sarebbe interessante averla a partecipare al dibattito

Swina Allen, Sandy Demina – http://italianmood.blogspot.com/
Evoluzione nella diffusione della musica: tendenze e licenze
[13:17] Generale Allen: ora la parola a swina e sandy di italianmood!
[13:17] Swina Allen: grazie Generale :-)
[13:17] Swina Allen: comincio io poi magari sandy mi supporta
[13:17] Swina Allen: una brevissima presentazione
[13:18] Swina Allen: io e Sandy abbiamo deciso circa 6 mesi fa di gestire in SL uno spazio (alcuni lo chiamano club)
[13:18] Swina Allen: che non è un club ma come ci piace chiamarlo uno showcase. L'obiettivo era ed è quello di creare uno spazio di aggregazione per chi ruota intorno alla musica in SL supportando nuovi artisti che si affacciano in questo scenario ad esprimere le loro opere, le loro idee ad oggi circa 70 artisti sono passati all'Italian Mood. (anche Roberto) e dobbiamo dire che l'idea di condividere uno spazio dove si ascolta musica resta un'idea secondo me vincente
[13:20] Swina Allen: comunque tornano all'argomento della serata ho fatto qualche piccola ricerca, mi scuso se non ho preparato alcune slides, ma veramente sono arrivato sul filo di lana
[13:21] Swina Allen: cito in sintesi 3 dati secondo me significativi
[13:21] Swina Allen: la comparsa di piattaforme quali iTunes o simili dove l'accesso alla musica da parte dell'utente e quindi il beneficio diretto anche degli artisti e delle case discografiche risulta senz'altro facilitato, però da una ricerca forrester il 20% comunque di utenti che comprano musica legalmente (e secondo me anche di +) continua ricerca e scaricare musica in modo illegale
[13:23] Swina Allen: questo apre un primo fronte secondo me da non sottovalutare: il problema del licensing in merito alla distribuzione
[13:23] Swina Allen: 2 dato (scusate cerco di essere schematico) nell'ultimo anno (riferito al 2006) a fronte di un netto calo di vendita di CD vi è stato un aumento del 71% del download di musica "legale"
[13:25] Swina Allen: 3 dato: negli ultimi 5 anni l'unico media che ha visto in crescita la propria credibilità da parte dell'utenza è internet
[13:25] Swina Allen: quello che questi pochi dati ci dicono è che evidentemente l'industria discografica è ancorata a modelli di business (e quindi di distribuzione) non attuali e di conseguenza risulta essere un'industria in forte difficoltà
[13:27] Swina Allen: quello che posso dire dalla mia esperienza SL e anche dal confronto con musicisti in RL è che invece la rete (nei suoi vari canali) offre opportunità di diffusione della musica soprattuto per tutti quegli artisti che non avranno mai accesso ad una major label
[13:29] Swina Allen: sta nascendo infatti un fenomeno quale la proliferazione di etichette indipendenti (indies) a volte esclusivamente digitali che quindi non stampano, non fanno nessun packaging e che hanno una rete di distribuzione immediata dall'autore all'utente finale
[13:30] Swina Allen: questo modello ha i suoi vantaggi ma pone a sua volta secondo me alcuni problemi: il musicista deve essere consapevole di dover affrontare un mercato "digital" dove la sua musica può diventare "oggetto virale" per la conoscenza da parte dell'utente finale della sua produzione
[13:32] Swina Allen: in questo senso si pone il problema del licensing. Sapete senz'altro meglio di me che negli ultimi anni sono nati organismi internazionali senza scopo di lucro che promuovono nuove forme di licensing di opere con diritto d'autore. Parliamo di Creative Commons e di World Internet Network (WIN)
[13:34] Swina Allen: ebbene queste forme di licensing garantiscono due vantaggi per l'artista: la possibilità di distribuire in modo assolutamente legale la propria musica senza affliggere l'utente da preoccupazioni di problemi legali, facilitare la distribuzione in tutte le forme digitali riservandosi il diritto di sfruttamento economico delle proprie opere
[13:35] Swina Allen: quindi secondo il mio parere offre questa grande opportunità il web (compreso SL) ai musicisti: farsi conoscere attraverso una distribuzione della propria musica che diventa "oggetto virale"
[13:36] Swina Allen: perchè alla fine concordo con la slide 50cent, il vero obiettivo sono concerti RL e marketing annesso e connesso
[13:37] Swina Allen: penso quindi che SL sia un canale da poter sfruttare dagli artisti in quanto offre un vantaggio rispetto alle communities che abbiamo visto prima: live, interattività e possibilità di facili collegamenti con tutto il resto del web
[13:38] Sandy Demina: l'aspetto vearmente innovativo
[13:39] Sandy Demina: la grande innovazione consiste nel fatto che gli artisti hanno la possiblita' di esibirsi in modo veramente autentico e nello stesso tempo "intimo" comodamenta da casa loro in modo semplice
e attraverso servers che replicano i loro concerti e quindi permettere di ascoltare la musica live non solamente ai Second Livers ma a tutti gli utenti in rete per cui risulta estremamnte facile raggiungere un pubblico internazionale che in RL sarebbe magari irraggiungibile
[13:43] Sandy Demina: questa possibilita' mi accorgo che suscita in alcuni artisti un grande incremento per così dire di "creativita'", nel senso che fa intravedere una reale possibilita' di rivolgersi a un pubblico davvero globale
[13:47] Swina Allen: lasciamo la parola a Roberto


[13:44] ITnet Republic: Carissimi/e, scusate, ma devo andare
[13:44] Sandy Demina:
[13:45] Swina Allen: salve prof :-)
[13:45] Sandy Demina: arrivederci professore :-)
[13:45] Irish Oyen: arrivederci prof!
[13:45] Draghetta Jewell: arrivederci e grazie
[13:45] Generale Allen: grazie per il suo contributo, arrivederci
[13:45] ITnet Republic: Sono debitore a Regi di una risposta sul perché il modello di business della tv e quello di Internet sono così diversi.
[13:45] RobertoTardito Freenote: arrivederci professore.. ci parliamo alla prossima occasione.. grazie
[13:45] ITnet Republic: Chi vuole mi scriva: [cut] Grazie!
[13:45] Regi Vollmar: prego
[13:46] Irish Oyen: provvederemo a pubblicarla sul blog, se vuole mandarcela
[13:46] RobertoTardito Freenote: farò così.. : )
[13:46] Swina Allen: grazie
[13:46] Swina Allen: ok :-)

[13:47] Swina Allen: che ormai abbiamo addormentato gli amici
[13:47] Swina Allen: :-) lol
[13:47] Generale Allen: grazie anche a voi!
[13:47] Draghetta Jewell: :-)
[13:47] Generale Allen: la parola a Roberto, dunque!
[13:47] RobertoTardito Freenote: grazie..
[13:48] Franco Fabbri is Offline

RobertoTardito Freenote - www.robertotardito.it
Musica, musicisti e discografia
[13:48] RobertoTardito Freenote: avete detto già molte cose interessanti.. sono d'accordo su tutto ciò che ha detto il prof. fabbri: ci sono aspetti positivi e altri negativi
[13:49] RobertoTardito Freenote: il fenomeno discografico è relativamente recente, la musica esiste da molto prima quindi non mi suscita grande emozione chi è nostalgico dei bei tempi andati
[13:50] Swina Allen: :-) lol
[13:50] RobertoTardito Freenote: perchè è solo un fatto commerciale.. non musicale. Ci tengo a precisarlo perchè spesso, inconciamente, si tende ad associare le due cose. Si sta creando, in un certo senso, una sorta di "medioevo amplificato": nel medioevo la circolazione della musica era libera.. come dicevo qualche tempo fa ad irish era considerato "successo" il fatto che circolassero varie versioni della propria opera, versioni anche modificate nettamente di cui l'autore spesso non veniva neanche a conoscenza. Internet ha permesso di creare un fenomeno simile anche se, essemdo potenzialmente in contatto con tutto il mondo nello stesso momento la cosa è molto più rapida
[13:53] RobertoTardito Freenote: certamente allora la discografia tradizionale è chiusa, questo da nuovamente la parola agli artisti. Mi spiego meglio: anni fa se non avevo alle spalle una multinazionale non avrei mai potuto fare un concerto in australia, ora sì. Non avrei potuto vendere la mia musica in australia, ora sì. Potenzialmente si aprono milioni di canali
[13:55] RobertoTardito Freenote: però..ci sono un po' di però.. : )
[13:56] RobertoTardito Freenote: la facile raggiungibilità e l'elevato numero di utenti e di musicisti porta secondo me alla "sommersione" della professionalità che fatica ad emergere in una realtà così vasta e così frammentata e alla lunga, porterà, secondo me, all'impossibilità di creare modelli. Voglio dire.. anche de andrè aveva modelli che studiava e a cui si ispirava.
[13:58] RobertoTardito Freenote: tanti musicisti, ma nessun modello, potrebbero portare all'anonimato, alla lunga. E, ultimo, il fattore economico: i pochi soldi vengono divisi, ma pochissimi potranno farlo per mestiere, esattamente come prima.
[13:59] RobertoTardito Freenote: non hanno certo vinto i musicisti da questa situazione io sono sempre stato appassionato di nuove soluzioni e nuove tecnologie saranno le mie origini eporediesi (sono di ivrea) a venti metri da casa mia è stato progettato il primo personal computer del mondo: )
[14:00] RobertoTardito Freenote: ora la parola è andata ai musicisti, ed è giusto così. In qualche modo l'industria musicale dovrà e cercherà nuove forme di guadagno, secondo me attraverso i concerti,appunto,e forme simili
[14:02] RobertoTardito Freenote: io avrei finito grazie
[14:02] RobertoTardito Freenote: : )
[14:02] Generale Allen: grazie roberto
[14:02] Generale Allen: e grazie a tutti per i vostri interventi

Dibattito e... alla prossima!
[14:03] Lavolpe Kamachi: ci sono molti punti sui quali sarebbe interessante approfondire ancora, ma quello su Creative Commons mi preme di più
[14:03] Lavolpe Kamachi: CC sono, secondo voi, senza scopo di lucro
[14:03] Swina Allen: sì
[14:04] Lavolpe Kamachi: quanti di voi sanno che CC aveva solo un anno fa circa 1000 addetti? mille eprsone pagate
[14:04] Lavolpe Kamachi: Come si fa a essere senza scopo di lucro e a vere un budhget simile? Senza contare le sedi nel mondo.
[14:04] Lavolpe Kamachi: risposte?
[14:05] Swina Allen: io non rappresento common creatives in nessun modo, ma penso che come ogni organizzazione anche senza scopo di lucro (vedi associazionismo) alla fine chi lavora e porta un contributo professionale debba essere giustamente retribuito.
[14:06] Lavolpe Kamachi: e con quale bilancio se l'associazione è senza scopo di lucro? la domanda è provocatoria naturalmente in quanto CC NON sono senza scopo di lucro
[14:07] Swina Allen: allora forse mi sono spiegato male, l'esempio era per dire che comunque il problema del licensing è reale
[14:07] Lavolpe Kamachi: certo che lo è
[14:07] Swina Allen: esistono altre organizzazioni, ma a questo punto la scelta è dell'artista
[14:07] Lavolpe Kamachi: ma il licensing di CC è un problema per l'autore
[14:08] Lavolpe Kamachi: certo è dell'artista , che deve essere informato
[14:08] Swina Allen: non per me ... io tutta la mia (mediocre) musica è sotto creative commons
[14:08] Lavolpe Kamachi: e spesso non lo è
[14:08] Lavolpe Kamachi: tutta la mia ( modestamente ) NOON lo è
[14:08] Lavolpe Kamachi: :)
[14:09] Lavolpe Kamachi: il problema posto da Roberto è reale, quello della perdita di identità della musica e con CC questo problema è enorme
[14:09] Swina Allen: non credo che la siae garantisca maggiore identità
[14:09] Lavolpe Kamachi: scusate la prolissità
[14:09] Lavolpe Kamachi: credo che una licenza SIAE è globale, per manipolare un'opera depositata alla SIAE bisogna chiedere l'autorizzazipne.
[14:10] RobertoTardito Freenote: no.. basta che paghi i diritti
[14:10] Generale Allen: anche con le licenze CC si può impedire la modifica
[14:10] Swina Allen: anche con le creative commons dipende dal tipo di licensing
[14:11] Swina Allen: questa è la novità ... la possibilità di scegliere un proprio modello di licensing
[14:11] Swina Allen: che si adatta alle esigenze dell'artista
[14:12] Lavolpe Kamachi: si questa in effetti è la novità, purchè si conoscano bene tutte le differenze
[14:12] Swina Allen: certo ma questo è solo un problema di informazione e in un certo senso culturale
[14:12] Lavolpe Kamachi: cmq in America è in corso una grande discuassione su CC
[14:13] Lavolpe Kamachi: cui prodest la circolazione dei contenuti ( opere) senza corrispettivo o scarso corripsttiivo economico? e sono loro la lobby che ,m si sopsetta, paga le spese di CC
[14:14] RobertoTardito Freenote: io sono dell'idea che nessuno gestisce grandi organizzazioni senza scopo di lucro.. si può fare nel piccolo, ma a livello mondiale non credo proprio..
[14:14] Lavolpe Kamachi: appunto
[14:14] Swina Allen: allora io sto cercando di portare in qualche modo in SL il rappresentante italiano di creative commons
[14:14] Swina Allen: vi farò sapere se riusciamo ad organizzare una conference
[14:16] RobertoTardito Freenote: secondo me l'innovazione vera è proprio il fatto di poter scegliere il tipo di licensing non c'è dubbio che la siae e simili in ogni parte del mondo siano ormai giurassiche. Non vedrei CC come il salvatore della patria comunque.. ai posteri l'ardua sentenza.. : )
[14:19] Generale Allen: allora, darei appuntamento a giovedì prossimo
[14:19] Generale Allen: invitando nuovamente i -gentilissimi- ospiti
[14:19] RobertoTardito Freenote: : )
[14:19] Generale Allen: e partiremo direttamente dalle domande e dagli spunti
[14:19] Eriol Dudek: potete ricordare l'indirizzo del blog?
[14:19] Generale Allen: certamente: www.itnet-sl.blogspot.com
[14:19] Lapsus Weinstein: ciao a tutti, grazie per l'interessante serata:)
[14:19] Draghetta Jewell: ok, allora mi segno le domande e le rimando a sett. prox. :-)))
[14:20] Lavolpe Kamachi: arrivederci
[14:20] Swina Allen: se hai una domanda
[14:20] Irish Oyen: ciao lavolpe
[14:20] Draghetta Jewell: ciao
[14:20] Swina Allen: ciao lavolpe
[14:20] Generale Allen: ciao ciao
[14:20] Irish Oyen: bene...
[14:20] Irish Oyen: allora...
[14:21] Irish Oyen: io ringrazio ancora tutti tutti per la partecipazione
[14:21] Irish Oyen: e per la disponibilità
[14:21] Generale Allen: vi tengo aggiornati allora, per chi non lo è ancora, unitevi al gruppo "ITnet - una rete di cittadini in SL"
[14:21] Swina Allen: grazie a voi per l'invito
[14:21] RobertoTardito Freenote: grazie a t, grazie a voi per l'invito
[14:21] Irish Oyen: figuratevi!
[14:21] Generale Allen: grazie infinite per gli spunti che avete dato
[14:21] Loredana Loring: Grazie a Voi!
[14:21] Irish Oyen: w la condivisione di conoscenza!!!!!
[14:21] RobertoTardito Freenote: : )
[14:22] Draghetta Jewell: grazie agli ospiti e agli organizzatori :-)
[14:22] Swina Allen: :-) ideas sharing :-)

[14:23] Generale Allen: ospitiiii.. voi ci sareste giove prossimo? :-)
[14:23] Swina Allen: per adesso io sì
[14:23] RobertoTardito Freenote: dipende dall'ora che torno da torino però penso di sì
[14:24] Generale Allen: ok, bene!
[14:24] RobertoTardito Freenote: su che argomento?
[14:24] Generale Allen: principalmente: licenze e come gli artisti emergenti possano promuoversi via web/sl
[14:25] Generale Allen: ma questa volta partendo dal dibattito
[14:25] RobertoTardito Freenote: ok.. bello
[14:25] Swina Allen: ok
[14:25] Draghetta Jewell: uhm posso proporre un piccolo sottopunto :-) ?
[14:25] Generale Allen: proponga
[14:26] Draghetta Jewell: sul fatto della promozione via web o strumenti tipo sl .. beh secondo me ci sono delle notevoli differenze (potenzialmente). Mi piacerebbe aggiungere un punto di riflessione su questo all'elenco. Sempre che interessi a tutti :-)
[14:27] Generale Allen: sicuramente, differenziare web da sl sarà spunto per la serata, suggerimento accettato :D
[14:27] Swina Allen: anche perchè magari di licensing l'argomento è + noioso

[14:25] RobertoTardito Freenote: qui comunque è veramente un bello spazio potreste anche farci concerti,cose acustiche
[14:26] Generale Allen: (grazie rob) a dire il vero.... posso dirlo irish? :-) una mezza idea di concerti acustici c'è
[14:26] RobertoTardito Freenote: ci ho azzeccato.. : )
[14:27] Irish Oyen: aspettate...sandy vi invita tutti al moood, serata blues
[14:27] Draghetta Jewell: grazie :-D
[14:27] Swina Allen: ok io vado
[14:27] Swina Allen: ciao ragazzi
[14:27] RobertoTardito Freenote: ciao swina
[14:27] Swina Allen: ci vediamo giovedì allora ^
[14:27] Generale Allen: ciao e grazie ancora!
[14:27] Generale Allen: certamente!
[14:27] Draghetta Jewell: ciao
[14:28] Swina Allen: grazie a tutti voi
[14:28] RobertoTardito Freenote: bene.. buonanotte a tutti amici.. ci sentiamo per la prossima.

1 commento:

Unknown ha detto...

proprio un bell'incontro! grazie a tutti di aver partecipato nonostante il maledetto reload del server il 30...
spero vi sia piaciuto...e, soprattutto, che vi abbia arricchito.
c ya next thursday, ITnet community!!!